Sarà il contrasto tra il rosso e l’azzurro, mediato da un accenno di verde; sarà il profilo irregolare delle montagne, ripetuto più lieve dalle colline, e poi ancora più leggero dalla plastica rossa; sarà la ripresa diagonale e verticale che ne fanno i muri attorno. Sarà la luce, il rapporto tra vicino e lontano, o non so che altro, ma a me questa foto fa venir voglia di tirare un grande respiro e di tuffarmi, volando come Superman, verso quella visione.
Mi contenterei anche, però, di essere lì, in un giorno così, con il tempo di stare. Magari pensando di prendere la macchina e andare proprio là, e lassù voltarmi indietro a cercare, laggiù, quel posto da cui stavo guardando prima.
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